Alfabeto culinario - G

G

Ginger ovvero il passepartout della cucina.
A me lo zenzero piace e se posso lo utilizzo nei piatti di tutti i giorni. Nel mio frigo, nel reparto verdure, non manca mai lo scatolino dello zenzero.
Zenzero però non mi piace come definizione, che può portare a malintesi. Per una mia zia maremmana lo zenzero era il peperoncino...
Così lo chiameremo ginger, che fa allegria, e ricorda Ginger Rogers e i suoi volteggi, e il gingerino, aperitivo dal colore improbabile.
Il ginger è un po’ la spezia jolly che utilizzo nelle verdure saltate nel wok, nella preparazione di certi biscottini speziati, nell’infuso di tè, latte e cannella e cardamomo che gli Indiani chiamano chai.
Non ci dimentichemo del ginger ale, bevanda frizzantina dal gusto appena piccante.
Ottimo rimedio contro la nausea. Insomma questo ginger è come il prezzemolo: sta bene dappertutto!

Una menzione speciale alla lettera G va a Gordon Ramsey l’uomo che cucina senza sporcare, idolo di Andrea. Gordon Ramsey dal quale ho imparato a fare le più deliziose uova strapazzate, le cui istruzioni ho seguito passo passo per cucinare uno spettacolare Beef Wellington e che dire della dritta per preparare la velocissima e buonissima, nonché sanissima, zuppa di broccoli?
Onore a Gordon Ramsey!

Commenti